Pacciamatura Pomodori: come effettuarla e in che periodi?

Inoltre, creando condizioni più favorevoli di temperatura e umidità, consente una maggiore mineralizzazione della sostanza organica con conseguente disponibilità di nitrati. Isolando la pianta dal terreno, la pacciamatura riduce l’insorgenza di malattie causate da alcuni patogeni fungini e batterici.

Possiamo quindi affermare che la pacciamatura svolge sulla coltivazione lo stesso effetto che svolgono altri input come l’acqua o i fertilizzanti azotati (se la pianta riceve più acqua o azoto sviluppa maggiormente e differenzia un maggior numero di fiori e bacche).

L’effetto finale è che la coltura pacciamata produce di più rispetto a quella non pacciamata e, nel caso del pomodoro, diversi studi evidenziano anche un aumento del grado rifrattometrico.

Perché pacciamare i pomodori? Ecco tutti i benefici

Un vantaggio importante riguarda l’efficienza d’uso dell’acqua. Grazie alla riduzione dell’evaporazione dell’acqua dal terreno e il mantenimento di condizioni di umidità più costanti, i teli pacciamanti consentono di ridurre i fabbisogni irrigui.

Tale effetto è più evidente quando la stagione colturale è particolarmente siccitosa e calda (come nel 2022). In particolare, la presenza di pacciamatura consente, in diverse fasi del ciclo colturale, di allungare leggermente i turni di irrigazione (anche di 1-2 giorni).

Vanno sottolineati anche gli effetti dei teli pacciamanti sul controllo delle infestanti, che si traducono sostanzialmente in una riduzione e/o azzeramento del personale addetto alla scerbatura manuale, oltre eventualmente a una riduzione degli interventi di sarchiatura interfilare (che deve essere comunque effettuata).

Si ricorda infatti che l’uso dei teli pacciamanti deve essere sempre abbinato a un controllo di tipo meccanico delle infestanti che inevitabilmente si sviluppano nella zona di terreno scoperta, compresa tra due teli.

Vista la crescente esigenza di ridurre i materiali plastici di scarto in agricoltura, derivanti in parte dalla pacciamatura, sono sempre di più le aziende che scelgono le plastiche a base di polimeri sintetizzati da sostanze vegetali, come ad esempio il Mater- Bi®, per la pacciamatura.

Questi materiali sono completamente biodegradabili e compostabili e diverse sperimentazioni ne evidenziano i vantaggi sia a livello ambientale, sia produttivo. Non necessitano infatti di essere rimossi dal campo per essere poi smaltiti negli appositi centri di raccolta. Vengono semplicemente incorporati nel terreno anche perché la loro durata è ben determinata e a fine vita si dissolvono.

La tecnologia alla base della produzione di questa tipologia di teli è stata perfezionata in questi ultimi anni, di conseguenza i teli biodegradabili offrono una resistenza e una durata molto vicina a quella dei teli convenzionali, ovviamente a parità di spessore.

Se la pratica della pacciamatura su pomodoro da industria non ha ancora trovato ampia diffusione negli areali italiani uno dei motivi riguarda le problematiche che l’uso di plastiche tradizionali comporta in fase di raccolta e, in particolare, l’ostruzione degli organi meccanici della raccoglitrice. Tale problema è invece superabile con l’utilizzo di teli pacciamanti biodegradabili, come già ampiamente dimostrato in altre regioni europee, dove ormai questa tecnica è fortemente consolidata.

Per conoscere nel dettaglio tutti gli altri benefici relativi a questa pratica ti invitiamo a leggere l’articolo dedicato alla pacciamatura: scopri 7 vantaggi di questa tecnica. Per essere certi di ottenere tutti questi vantaggi anche sulle tue coltivazioni, Forigo Roter Italia si è specializzata nella progettazione di pacciamatrici. Queste ultime possono essere utilizzate singolarmente o, in alternativa, combinate a macchinari che lavorano il terreno prima di passare alla stesura del telo.

Sei curioso di conoscere la nostra offerta? Consulta ora il catalogo dedicato oppure contattaci. Il nostro team è pronto a rispondere a tutte le domande e curiosità.