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Compattazione Terreno: come evitarla e come risolverla?

News _ 29 Agosto 2019

Soprattutto negli ultimi quarant’anni, chi opera nel settore agricolo ha adottato una serie di espedienti per incrementare la produzione: fertilizzanti chimici, nuove colture specializzate (monocolture e monosuccessioni) e macchinari di dimensioni sempre maggiori. Se da un lato queste metodologie hanno permesso alle aziende agricole di ottenere raccolti rigogliosi, dall’altro lato hanno causato problematiche non indifferenti relative alla compattazione del terreno. In questo articolo vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, quali sono le sue cause, le sue conseguenze e in che modo si può prevenire questo fastidioso problema, un vero e proprio incubo per chi possiede un’azienda agricola.

 

Cause

Un terreno sano è composto per circa il 50% di spazi vuoti – definiti “pori” –, attraverso i quali filtrano aria e acqua: proprio il passaggio di questi elementi consente lo sviluppo delle radici delle piante e una loro crescita rigogliosa. Con il termine “compattazione del terreno” s’intende una perdita progressiva di porosità del suolo, da cui deriva la riduzione di sostanza organica: proprio a causa della scarsità dei pori, l’aria e l’acqua faticano ad arrivare al sottosuolo e la pianta rimane priva di nutrimenti. Il disagio della compattazione del terreno è compattazione-del-terreno-differenzenotevole: questo fenomeno può generare picchi elevati (fino al 20%) di perdita del raccolto, con un conseguente forte impatto finanziario per l’azienda.

Le cause della compattazione del terreno sono molto varie e possono essere classificate tra naturali e antropiche. Nel primo caso, una riduzione degli spazi esistenti tra le particelle del suolo potrebbe essere conseguenza di piogge particolarmente abbondanti o di un rigonfiamento e crepacciamento del terreno stesso. Per quanto riguarda i fattori antropici, facciamo riferimento principalmente all’utilizzo di macchinari molto pesanti e a un continuo passaggio di questi ultimi sul terreno per compiere le diverse attività agricole (trinciatura, aratura, erpicatura, aiuolatura, ecc…).

Oltre ai suddetti fattori naturali e antropici, esistono altri aspetti connessi alla compressione dei pori del terreno, per esempio:

  • La tipologia del suolo. Un suolo sabbioso risulta normalmente meno suscettibile alla compattazione rispetto a un suolo argilloso, che diventa molto fragile in presenza di umidità;
  • La struttura del suolo. Un terreno ben strutturato è ricco di aggregati stabili e impermeabili, che si nutrono dei concimi organici e dei residui delle precedenti colture, elementi che indeboliscono il suolo;
  • L’umidità. Un suolo bagnato diventa friabile e fragile e, di conseguenza, più propenso alla compattazione, soprattutto se sottoposto a una costante lavorazione con macchinari pesanti.

 

Conseguenze

Abbiamo già detto che la compattazione del terreno, a lungo andare, può causare una perdita consistente del raccolto. L’utilizzo di macchinari pesanti, il passaggio costante di questi sul terreno e le piogge abbondanti portano, infatti, a una riduzione della porosità e quindi a una diminuzione della crescita delle radici, che non riescono a svilupparsi come in un suolo sano. Nei casi peggiori, addirittura, si verifica quel fenomeno che viene definito “asfissia radicale”: senza la filtrazione di aria e acqua nel terreno, le radici non riescono ad assorbire efficacemente le sostante nutritive, sviluppano una massa minore e marciscono, causando la morte dell’intera pianta.

Purtroppo, nella maggior parte dei casi l’agricoltore fatica a comprendere fin da subito la problematica a cui si trova di fronte. Le conseguenze della compattazione del terreno, infatti, si manifestano in modo accentuato solo a distanza di qualche anno dall’inizio del fenomeno, causando un impatto finanziario negativo considerevole.

compattazione-del-terreno-acquaMantenendo l’occhio vigile sul terreno è comunque possibile comprendere con anticipo ciò che sta avvenendo. La carenza di ossigeno, infatti, si manifesta solitamente con il diffondersi di odori sgradevoli e di macchie gialle/bluastre. Inoltre, è ancora più evidente il fatto che in queste circostanze l’acqua difficilmente penetra nel sottosuolo, ristagnandosi invece nel soprassuolo (abbiamo già approfondito le conseguenze del ristagno idrico). Giunti a questo punto, anche la lavorazione diviene sempre più difficoltosa, richiedendo una trazione maggiore e un maggior numero di passaggi: questo perché si formano zolle pastose, all’interno delle quali i vomeri dell’aratro si imbrattano.  

Riassumendo: un terreno privo di sufficienti nutrimenti, una lavorazione difficile e la perdita fino a un quinto del raccolto totale sono le conseguenze disastrose della compattazione del suolo: un fenomeno che, se non controllato fin dal principio, può condurre a problematiche, finanziarie e non, di notevole importanza.

 

 

Rimedi e metodi di prevenzione

Come per molte altre problematiche, anche per ciò che riguarda la compattazione del terreno è meglio prevenire che curare. Infatti, nonostante esistano diversi espedienti per arginare il fenomeno, i metodi correttivi non sono mai efficaci quanto quelli preventivi.

Premesso che è davvero difficile constatare fin dal principio lo stato di compattazione del terreno, è necessario prendere specifiche contromisure soprattutto durante la fase di lavorazione, che risulta molto delicata. È quindi opportuno rafforzare il terreno con l’aggiunta di sostanze organiche, in grado di renderlo più resistente in vista della pressione di lavoro di macchinari pesanti. Inoltre, è fondamentale tenere monitorati i valori pH. Ricordiamo infatti che un terreno con pH neutro diventa particolarmente accogliente per gli organismi viventi che contribuiscono alla formazione degli aggregati, potenti alleati contro la compattazione.

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Come abbiamo già detto, prevenire rappresenta la soluzione migliore per evitare il proliferarsi del problema della compattazione del terreno. In questi casi una delle pratiche più utilizzate riguarda la riduzione della pressione dell’aria negli pneumatici delle macchine per la lavorazione agricola: così facendo, le tracce create diventano più larghe ma meno profonde e si riduce la gravità del compattamento. Allo stesso modo, questa tecnica comporta un incremento della capacità di trazione e, quindi, una minor pressione di lavoro sul terreno.

La soluzione migliore, comunque, resta quella di dotarsi di specifici macchinari agricoli che consentano una lavorazione rapida e poco invasiva del terreno. Le interratrici Forigo, ad esempio, sono progettate e realizzate appositamente per contrastare questi fenomeni, garantendo così la massima produttività del terreno. Queste macchine agricole, infatti, grazie a specifici equipaggiamenti con un solo passaggio consentono di:

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  • Processare efficacemente il terreno;
  • Interrare zolle, sassi e residui colturali;
  • Realizzare una stratificazione omogenea del suolo, portando in superficie il terreno più fine e lasciando in profondità quello più grossolano, in modo da aumentarne il drenaggio e la porosità;
  • Ridurre significativamente la suola di lavorazione in profondità.

Oltre a tutto questo, le interratrici allo stesso tempo possono:

  • Conformare la baulatura;
  • Stendere la manichetta;
  • Stendere il film, preparando così il suolo in vista della fase di pacciamatura;
  • Applicare fertilizzanti.

I benefici di adoperare una macchina agricola di questo tipo sono evidenti: la lavorazione (che, ricordiamo, è la fase più dolorosa per il terreno) viene ridotta a un singolo passaggio e, di conseguenza, il suolo non subisce il peso costante su di sé di un macchinario di elevate dimensioni. Ciò riduce notevolmente il rischio che esso diventi fragile e friabile e, nel corso del tempo, perda parte della propria fertilità.

Detto ciò, resta imprescindibile una accurata pianificazione della lavorazione agricola, che tenga conto delle caratteristiche del terreno e di una rotazione variata.

 

Conclusione

In questo articolo abbiamo visto cos’è la compattazione del terreno, quali sono le sue cause e quali azioni di prevenzione e correzione si possono attuare per allontanarne gli effetti. Si tratta di un fenomeno che, con l’arrivo delle nuove tecnologie e dei nuovi metodi agricoli per l’incremento della produzione, è diventato sempre più diffuso, causando talvolta una perdita consistente del raccolto. Per questo motivo è fondamentale dotarsi delle migliori tecniche e delle migliori macchine agricole per minimizzare il rischio di compattazione dei terreni lavorati.

Nel caso avessi ancora qualche dubbio a riguardo o volessi ricevere maggiori informazioni sui metodi per arginare questo fenomeno, non esitare a contattarci: il team di Forigo sarà lieto di rispondere alle tue domande e di presentarti le migliori soluzioni per soddisfare le tue esigenze.

Autore
R&S Forigo
Divisione Ricerca e Sviluppo di Forigo Roteritalia. Team di esperti impegnati nello studio e nell’analisi delle principali tecniche agricole ed orticole utilizzate oggi. La conoscenza unita alla competenza sono il punto di partenza per il miglioramento continuo in uno scenario di innovazione e sviluppo tecnologico.
Ultimo aggiornamento
06/11/2024

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