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La rincalzatura è una tecnica prevalentemente orticola che prevede il trasferimento di una certa quantità di terra dall’interfila alla base della pianta. Si tratta di una pratica tradizionale, molto sfruttata sia negli orti domestici, sia nei vasti campi agricoli, in quanto comporta molteplici benefici.

In questo articolo approfondiremo questa tematica, scoprendo quando e in che modo rincalzare e, soprattutto, perché è importante tenere conto dell’attività di rincalzatura quando si coltivano gli ortaggi. Al termine di questa guida saprai esattamente verso quali soluzioni orientarti per proteggere le tue piantine e produrre un maggior raccolto.

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Cos’è la rincalzatura e quali sono i suoi benefici?

Rincalzatura 4Con il termine “rincalzatura” s’intende la pratica di ammassare una certa quantità di terra ai piedi della piantina, in modo da ricoprirne la parte basale. Questa tecnica permette di incrementare la produttività del raccolto e di proteggere le piantine in caso di eventi atmosferici avversi o di presenza di erbe infestanti. La rincalzatura è una pratica specifica per il settore dell’orticoltura e trova la massima efficacia nella coltivazione della patata. Tuttavia, può rivelarsi utile anche per la crescita di altri tipi di ortaggi, come: cavolo, finocchio, sedano, porro e cipolla.

Sono numerosi i benefici che la rincalzatura può portare ai suddetti ortaggi. A seconda dell’obiettivo per cui questa pratica viene effettuata, essa può prendere denominazioni differenti. Di seguito puoi trovarne alcuni esempi:

  • Rincalzatura di supporto. Una maggior quantità di terreno a disposizione della pianta porta ad un incremento dello spazio in cui crescere. In questo modo le radici e gli stoloni possono svilupparsi senza problemi. Inoltre, un’abbondanza di terreno comporta anche un passaggio più fluido delle sostanze nutritive (sali minerali e acqua), che consentono di migliorare il raccolto e la sua qualità;
  • Rincalzatura di protezione. La rincalzatura aiuta a proteggere le parti più delicate della pianta in caso di condizioni atmosferiche avverse e temperature estremamente basse, che potrebbero causarne danni o, addirittura, la morte. Oltre a ciò, la piantina affronta meglio anche i periodi di siccità, grazie a una migliore distribuzione dell’acqua nel suolo e, in caso di forti venti, riesce a rimanere ben salda al terreno;
  • Rincalzatura di controllo. Spostare parte del terreno dall’interfila ai piedi della piantina permette di eliminare l’erba infestante già presente. In questo modo la coltura può aumentare il proprio volume vegetativo e le malerbe trovano una minor quantità di luce e spazio per potersi sviluppare;
  • Rincalzatura d’imbianchimento. Essa risulta la tecnica ideale non tanto per la patata, quanto per il finocchio, il sedano, il porro e altri ortaggi di questo tipo. Grazie alla presenza di una maggior quantità di terra attorno al fusto della pianta, i raggi solari incontrano maggiori difficoltà a raggiungerla. Di conseguenza, l’ortaggio rimane più bianco e tenero, accentuando le proprie qualità estetiche e gustative.

Inoltre, nel caso specifico della patata, la rincalzatura rappresenta un ottimo modo per prevenire l’inverdimento dei tuberi superficiali, che causa la formazione di sostanze in grado di alterare il sapore dell’ortaggio.

 

Quando rincalzare?

Rincalzatura 3Il momento migliore per eseguire la rincalzatura è quello in cui si ha il terreno in tempera, ossia né troppo umido, né troppo secco (in generale, quando il suo contenuto idrico si avvicina al 40-50%). Per questo motivo è consigliato rincalzare durante le stagioni intermedie, evitando la calura e la siccità estive o il gelo invernale. In base alla stagione in cui viene eseguita, questa lavorazione può avere effetti differenti.

La rincalzatura autunnale ha una funzione principalmente preventiva, in quanto permette di difendere la pianta dall’imminente abbassamento delle temperature e dall’inverdimento dei tuberi causato dalla caduta di piogge abbondanti.

La rincalzatura primaverile, invece, ha una funzione migliorativa, in quanto mira a incrementare la produttività e la qualità del raccolto (si parla quindi di rincalzatura di supporto e d’imbianchimento, nel caso di sedano, finocchio e ortaggi simili).

E per quanto riguarda il ciclo vitale della coltura? È meglio che la rincalzatura venga eseguita poco dopo la nascita della piantina. Questa operazione diviene più delicata, infatti, nel momento in cui il vegetale risulta già maturo: in questo caso è necessario procedere con maggiore cautela per evitare di rovinare le foglie e le radici superficiali. Oltre a questo, è essenziale prestare particolare attenzione a non stringere eccessivamente il terreno attorno alla base dello stelo della pianta. Ciò potrebbe infatti provocarne un rallentamento consistente nello sviluppo.

Scopri perché le soluzioni FORIGO sono differenti

 

Come rincalzare e quali macchinari utilizzare?

Come abbiamo visto, la rincalzatura è una lavorazione molto importante, che può incidere notevolmente sulla resa finale di un raccolto. È fondamentale, quindi, che venga eseguita nel modo corretto.

Rincalzatura 9A lavorazione ultimata, il risultato su ogni fila deve essere una prosa sopraelevata rispetto al piano di campagna (in genere si parla di una pòrca di almeno 20 centimetri di altezza). La sopraelevazione consente di evitare problematiche di asfissia delle piante in caso di abbondanti precipitazioni. Oltre ad avere la giusta altezza, la prosa deve anche essere stabile ma ben raffinata, senza presentare una struttura troppo grossolana, in modo da non creare eventuali ostacoli alla crescita della coltura.

La rincalzatura rappresenta un’operazione delicata per ogni tipo di ortaggio. Per questo motivo, richiede esperienza da parte dell’operatore e l’utilizzo di un’attrezzatura adatta. Questa, infatti, deve prima raffinare il terreno e, successivamente, trasferire la giusta quantità di terra ai piedi della piantina.

I rincalzatori nascono per fare in modo che la rincalzatura venga svolta nel modo corretto, evitando di provocare danni alla coltura. Questi macchinari possono lavorare su più file contemporaneamente, velocizzando le operazioni di rincalzatura. Inoltre, possono essere personalizzati in base al tipo di ortaggio da rincalzare e, quindi, al tipo di lavorazione che deve essere realizzata.

I rincalzatori di Forigo Roter Italia sono studiati per la rincalzatura attiva del terreno dopo la semina dell’ortaggio. Questi macchinari possono essere equipaggiati con dei baulatori, che permettono di adattare il terreno in altezza e in larghezza prima della semina o del trapianto.

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I vantaggi di queste soluzioni sono notevoli:

  • Velocizzazione del processo. Viene utilizzato il medesimo macchinario per svolgere differenti operazioni, grazie alla possibilità di integrazione con specifici coltelli e adattamenti per la baulatura;
  • Efficacia. I rincalzatori possono essere realizzati su misura in base al tipo di coltura e del terreno da raffinare;
  • Accuratezza. Le macchine garantiscono il mantenimento del letto di semina il più intatto possibile, minimizzando il rischio di rovinare la piantina durante la rincalzatura.

 

Conclusione

In questo articolo abbiamo visto cos’è la rincalzatura, per quali tipi di coltivazione è adatta, quali benefici comporta e in che modo si può effettuare in modo rapido ed efficace. Si tratta di una pratica agricola di antica tradizione che, oltre a proteggere la pianta dagli agenti atmosferici e dalle erbe infestanti, consente di ottenere un raccolto più rigoglioso. Per questo motivo è importante dotarsi delle migliori macchine per la rincalzatura, quelle in grado di velocizzare le operazioni e di renderle più efficaci e accurate.

Nel caso avessi ancora qualche dubbio o domanda riguardo la rincalzatura o volessi ricevere maggiori informazioni sui rincalzatori Forigo, non esitare a contattarci: saremo lieti di rispondere ai tuoi quesiti e di mostrarti le migliori soluzioni per soddisfare le tue esigenze.

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R&S Forigo

Scritto da R&S Forigo

Divisione Ricerca e Sviluppo di Forigo Roteritalia. Team di esperti impegnati nello studio e nell'analisi delle principali tecniche agricole ed orticole utilizzate oggi. La conoscenza unita alla competenza sono il punto di partenza per il miglioramento continuo in uno scenario di innovazione e sviluppo tecnologico.


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